domenica 7 agosto 2016

Mata Hari oltre la facciata



Sulla prima pagina de “La Stampa” del 16 ottobre 1917, esce un «servizio speciale»: «La fucilazione di Mata Hari».
«La danzatrice Mata Hari, condannata a morte il 24 luglio scorso dal Consiglio di guerra di Parigi, per spionaggio e intelligenza col nemico e il cui ricorso in Cassazione fu respinto alcune settimane fa, è stata fucilata stamattina. I documenti venuti in possesso della giustizia dimostrarono all’evidenza la colpabilità dell’accusata e il valore delle informazi
oni fornite al nemico».
Dunque, accuse provate? Neanche per sogno. Il processo durò soltanto tre giorni e si svolse a porte chiuse. Furono negati i ricorsi, ignorate le circostanze e le suppliche.
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La desecretazione dei verbali del processo, custoditi nel forte di Vincennes a Parigi, avverrà solo nel 2017, ma attraverso chi é riuscito a visionare le carte, lettere, memorie e soprattutto la logica dei fatti, nasce il primo film italiano sulla personalità di questa donna, al di là della facciata.


Un momento dell'interrogatorio dell'inquisitore Bouchardon (Marco Cocci)

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